(fonte: FARMINDUSTRIA – Associazione delle imprese del farmaco)
PREMESSA :
- In Italia oggi la vita si è allungata;
- I percettori di pensioni o rendite, vivono sistematicamente più a lungo rispetto agli impegni assunti;
- Nel 2030 la vita media delle donne sarà di 90 anni e degli uomini di 85 anni;
- Gran parte dell’aumento dell’aspettativa di vita è dovuto al miglioramento delle condizioni degli over 65, grazie anche alla migliore gestione delle malattie croniche;
- la “ longevità di che percepisce una rendita pensionistica resterà superiore alla media generale dell’intera popolazione”.
- Si vive di più e meglio, per il 70% grazie a farmaci e vaccini: in Italia gli over 65 che si dichiarano in buona salute, sono passati dal 18% al 36% del totale;
- L’Italia è il primo produttore farmaceutico dell’EU. L’industria farmaceutica è un asset strategico dell’economia italiana;
- Le imprese del farmaco generano valore su tutto il territorio, concentrandosi fortemente in 5 regioni: LOMBARDIA, VENETO,EMILIA ROMAGNA, TOSCANA E LAZIO, che da sole determinano il 90% dell’occupazione totale.
- Uno sguardo al futuro: ricerca e innovazione 4.0: il governo “Conte bis” ha deciso di rilanciare il piano “ Impresa 4.0”, con nuovi investimenti, strategie nazionali sulla tecnologia BLOCKCHAIN, sull’Intelligenza artificiale e la sperimentazione del 5G;
- Nella farmaceutica che si concentrerà il più grande investimento in ricerca nei prossimi anni a livello mondiale.
- L’uso appropriato di farmaci e vaccini per l’efficienza del Welfare: 1 euro per la vaccinazione, fa risparmiare fino a 16 euro di spesa per curare chi si ammala ; riduce i ricoveri ( anche del 65%) e un giorno in ospedale costa 1.000 euro, pari a 4 anni di spesa farmaceutica procapite.
- Principali trend della crescita dell’industria farmaceutica:
- Invecchiamento della popolazione;
- Salute digitale e big data analitycs;
- La rivoluzione degli “omics”( scienza della genomica) e della medicina personalizzata;
- Il farmaco quale parte di un percorso di cura sempre più integrato;
- Nuovi attori nella farmaceutica, (Attuari);
- Industria 4.0 ( 5G, intelligenza artificiale e blockchain);
- Geo-farmaceutica e COMPETIZIONE MONDIALE.
- I farmaci di brevetto scaduto, In Italia, rappresentano il 90% delle vendite in farmacia, sia di generici che con marchio.
ASPETTATIVA DI VITA IN ITALIA
Dal 1951 ad oggi la vita in Italia si è allungata tre mesi in più ogni anno;
La tendenza della durata di vita dei beneficiari( pensionati) delle prestazioni assicurative e sociali e private, incidono sull’economia e sulle misure del welfare. Il rischio è che tali beneficiari, come ad esempio i percettori di pensioni o rendite, vivano sistematicamente più a lungo rispetto agli impegni assunti. ( fonte: Report dell’ordine nazionale degli attuari e Consiglio nazionale degli attuari luglio 2012)
CHI SONO GLI ATTUARI? E DI COSA SI OCCUPANO? ( FIGURA INNOVATIVA NEL MONDO DEL LAVOVO)
Gli Attuari sono tra i professionisti più ricercati sul mercato italiano ed internazionale. Le opportunità di impiego sono numerose anche in campo sanitario. A livello internazionale, gli Attuari figurano nei primissimi posti di classifica fra 200 categorie, con guadagni di circa 87.000 dollari all’anno (dato del 2011).L’Attuario si occupa di determinare l’andamento futuro di variabili demografiche ed economico-finanziarie, disegnando quale sarà la realtà nel breve, medio e lungo periodo. Gli Attuari possiedono quindi gli strumenti analitici per valutare fenomeni economici quantitativi caratterizzati dall’incertezza; ad esempio calcolano le tariffe delle assicurazioni responsabilità civile auto e danni, delle assicurazioni vita e sulle persone. Più in genere, modellano prodotti finanziari, valutano l’equilibrio tecnico dei Fondi Pensione ed i rischi aziendali. ( fonte: ordine nazionale degli attuari)
L’aspettativa dei vita media alla nascita varia da 82,3 anni per gli uomini con livello di istruzione alto e 79,2 anni per i meno istruiti. Tra le donne da 86,0 anni a 84,5 ( dati di luglio 2018)
La vita media è destinata ad allungarsi. E nel 2030 toccherà la soglia dei 90 anni per le donne. Gli uomini si attesteranno a 85 anni.
La stima arriva dai ricercatori dell’Imperial Colle di Londra e dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in uno studio sui 35 paesi industrializzati pubblicato sulla rivista Lancet.
Gran parte dell’aumento dell’aspettativa di vita è dovuto al miglioramento delle condizioni degli over 65, grazie anche alla migliore gestione delle malattie croniche.
L’aspettativa di vita è invece più bassa in quei paesi con mortalità più alta tra i giovani adulti. Negli Usa ad esempio l’aspettativa di vita alla nascita è già la più bassa di molti altri paesi ricchi, e si stima che peggiorerà ancora.
“ La mortalità dei percettori di rendita in Italia” documento presentato a Roma ( dicembre 2016), presso la sede dell’Inps, dal Consiglio Nazionale e dall’ordine Nazionale degli Attuari, in pratica ha previsto che nei prossimi 30 anni ci sarà “ un sensibile incremento” della longevità rispetto ai livelli attuali, e si conferma che la “ longevità di che percepisce una rendita pensionistica resterà superiore alla media generale dell’intera popolazione”.
Potremmo dire che dopo il prossimo default, le pensioni saranno pagate con “ le conchiglie”, allora i pensionati si metteranno a vendere per strada o si daranno all’alcool come dopo il crollo dell’URSS. Allora questi dati statistici andranno a ruba per le stufette.
FARMACI E VACCINI:
I farmaci e vaccini contribuiscono quotidianamente alla salute delle persone, un risultato ben visibile nella vita di molti che, nonostante la malattia, possono continuare a progettare il proprio futuro. Negli ultimi 50 anni in Italia la mortalità è nettamente diminuita e l’aspettativa di vita è cresciuta. L’Italia figura ai primi posti al mondo per lunghezza di vita media, anche grazie alla qualità del Servizio Sanitario Nazionale.
Si vive di più e meglio, per il 70% grazie a farmaci e vaccini: in Italia gli over 65 che si dichiarano in buona salute, sono passati dal 18% al 36% del totale ( 2,7 milioni di persone in più).
IN QUESTI ANNI LE IMPRESE DEL FARMACO SI SONO AFFERMATE COME UN MOTORE DI CRESCITA FONDAMENTALE PER IL NOSTRO PAESE E PER L’EUROPA. L’ITALIA E’ IL PRIMO PRODUTTORE FARMACEUTICO DELL’EU.
L’Industria farmaceutica è un asset strategico dell’economia italiana. Nel confronto con l’UE, l’Italia è il primo paese per produzione di medicinali, con la più alta crescita dell’export e con la più alta crescita degli investimenti in R&S. Le imprese del farmaco e il loro indotto generano valore su tutto il territorio, concentrandosi fortemente in cinque (5) regioni: LOMBARDIA, VENETO, EMILIA ROMAGNA, TOSCANA E LAZIO, che da sole determinano quasi il 90% dell’occupazione totale.
UNO SGUARDO AL FUTURO: LE SFIDE PER COMPETERE NEL NUOVO MONDO DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE 4.0
La chiave di volta dell’Industria 4.0 sono i sistemi ciberfisici ( CPS), ovvero sistemi fisici che sono strettamente connessi con i sistemi informatici e che possono interagire e collaborare con altri sistemi CPS; concetto strettamente connesso con il concetto di Industria 4.0. La quarta rivoluzione industriale è cominciata in Italia, secondo paese manifatturiero d’Europa. Il governo “ CONTE BIS”, formato da Movimento 5 Stelle e PD, ha deciso di rilanciare il piano “ Impresa 4.0”. Nuovi indefiniti investimenti, Strategie nazionali sulla tecnologia BLOCKCHAIN, e sull’intelligenza Artificiale e la SPERIMENTAZIONE DEL 5G.
- Nella farmaceutica che si concentrerà il più grande investimento in ricerca nei prossimi anni a livello mondiale.
La farmaceutica è il primo settore al mondo per R&S( ricerca e sviluppo) e l’unico per cui l’Europa ha una “ specializzazione” internazionale(anche grazie ai sistemi di welfare).
Tra il 2019 e 2024 sono previsti investimenti di circa 1.000 miliardi di dollari nella R&S a livello globale, l’80% sarà svolto in parnership e il settore rappresenta una grande opportunità per l’Italia, in termini di risorse che possono tradursi in investimenti e posti di lavoro.
- L’ITALIA E’ PRIMA AL MONDO PER CONTRATTI INNOVATIVI DI REMINURAZIONE DEI FARMACI.
A livello globale cresce l’importanza di accordi, tra imprese e Sistemi Sanitari, di remunerazione dei farmaci, anche in base ai risultati riscontrati in terapia. Di particolare rilevanza, per l’accesso ai farmaci innovativi, l’Italia – grazie al sistema dei Registri AIFA – ha una posizione di leadership ( 36% di contratti effettuati, sul totale mondiale). Attraverso questi accordi, tra il 2013 e il 2017, le imprese del farmaco hanno restituito al SSN 3,5 miliardi di euro circa.
- LA SALUTE COSTA, MA LA MALATTIA COSTA DI PIU’: l’uso appropriato di farmaci e vaccini per l’efficienza del Welfare:
Prevenzione: 1 euro per la vaccinazione, fa risparmiare fino a 16 euro di spesa per curare chi si ammala ( considerando anche le risorse economiche generate da persone in salute, il rapporto costo/beneficio sale a 1:44);
Minore ospedalizzazione: riduce i ricoveri ( anche del 65%) e un giorno in ospedale costa 1.000 euro, pari a 4 anni di spesa farmaceutica procapite.
La sostenibilità dipenderà dalla capacità di misurare e tenere conto dei costi evitati nell’intero processo assistenziale.
- 10 TREND DELL’INDUSTRIA FARMACEUTICA:
- Invecchiamento della popolazione;
- Empowerment dei pazienti/cittadini;
- Salute digitale e big data analitycs;
- La rivoluzione degli “omics”( scienza della genomica) e della medicina personalizzata;
- Il farmaco quale parte di un percorso di cura sempre più integrato;
- Focus su Valore e Outcomes,(risultati che le organizzazioni intendono conseguire per creare valore pubblico);
- Nuove competenze e professionalità;
- Nuovi attori nella farmaceutica, (Attuari);
- Industria 4.0 ( 5G, intelligenza artificiale e blockchain);
- Geo-farmaceutica e COMPETIZIONE MONDIALE.
- IN ITALIA LA SPESA FARMACEUTICA E’ PIU’ BASSA CHE NEI GRANDI PAESI EUROPEI
Citazione: In Italia non c’è eccesso di spesa farmaceutica: non servono vecchie ricette di tagli, ma nuovi modelli di gestione della spesa.
La spesa farmaceutica pubblica pro-capite è inferiore del 27% alla media Big UE. Considerando anche la componente privata, la spesa farmaceutica in Italia resta inferiore a quella degli altri Big europei. I prezzi dei farmaci sono più bassi del 15/20% rispetto alla media europea: in Italia i prezzi dei medicinali, negoziati a livello centrale da AIFA, sono più bassi che negli altri Paesi.
I farmaci di brevetto scaduto, In Italia, rappresentano il 90% delle vendite in farmacia, sia di generici che con marchio ( per i quali il SSN sostiene lo stesso costo), un livello paragonabile a quello degli altri paesi europei.
L’Italia è il primo paese per vendite di farmaci biosimilari (farmaco biologico di riferimento/originatore, già autorizzato nell’Unione Europea, di cui sia scaduta la copertura brevettuale feb.2018). Nel 2017, nei primi 7 mercati europei ( Italia, Germania, Francai, Spagna, UK, Belgio e Svezia), l’Italia prima per consumi 29% e prima per quota di biosimilari sul totale di mercato, ha una spesa procapite superiore del 27% alla media.
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